L’importanza di seguire il paziente anche dopo l’intervento
In un paziente sottoposto a “flebodemolizione" il controllo eco-doppler serve a vedere se c’è o no una recidiva, ma di questo spesso si accorge prima il paziente. Le recidive dopo stripping in alcune casistiche arrivano all’80% a dieci anni e in questi pazienti viene eseguita una nuova exeresi delle vene varicose, quasi una “bonifica" di ciò che con il tempo via via diviene visibile. Il controllo ecodoppler di un paziente sottoposto a cura emodinamica è invece la ripetizione di una mappatura emodinamica da confrontare con quella precedente all’intervento. Eventuali nuove vene visibili saranno interpretate alla luce di questi reperti e la soluzione sarà quella di un semplice ritocco che non prevede di togliere niente. L’evoluzione della malattia varicosa, che con nessuno degli interventi oggi possibili viene curata, è molto più contenuta se invece di affidare alla natura la ricostruzione del ritorno venoso in assenza dell’ “autostrada", cioè della safena, si riordina la circolazione e si conservano tutte le vene di drenaggio.