TRAP

TRAP è un acronimo che significa fleboterapia rigenerativa tridimensionale.
Analizziamo le componenti di questo acronimo ed i presupposti con cui viene presentata.
Fleboterapia: che sia una terapia flebologica è ovvio, dal momento che viene iniettato qualcosa all’interno delle vene, indipendentemente da quale è il suo effetto finale.
Rigenerativa: questo è il presupposto funzionale che piace molto ai pazienti. A chi non piacerebbe di fare una terapia rigenerativa di un tessuto che non funziona!
Come viene attuata la rigenerazione di un tessuto che è malato?
Le vicende e le discussioni attuali su malattie neurologiche importanti ruotano attorno alla efficacia delle cellule staminali, che sono al momento l’unico modo di ricostruire un tessuto degenerato in conseguenza di un alterazione genetica o acquisita.
Come viene attuata la rigenerazione nella TRAP?
Iniettando nelle vene due farmaci, il salicilato di sodio e la glicerina conosciuti da molti anni e reperibili sul mercato per pochi euro. Questi farmaci hanno una azione sclerosante, cioè la loro prerogativa è, una volta iniettati endovena, di causare alla parete del vaso un processo infiammatorio, cioè una azione biologica di effetto opposto a quello rigenerativo.
Che cosa succede dopo questa iniezione all’interno della vena?
La vena varicosa dopo iniezione di questi due farmaci sviluppa una blanda reazione infiammatoria, perché la concentrazione del farmaco è debole se iniettata in vene di un certo calibro. La vena va quindi incontro a una reazione infiammatoria che porta alla trombosi, o una reazione infiammatoria che non arriva fino alla trombosi ma solo ad una rigidità che scaturisce dall'infiammazione e ad una riduzione di calibro della parete del vaso. Rigidità post infiammazione non vuol dire rigenerazione, ma esattamente l’opposto. In entrambe le situazioni il paziente sta meglio, perché si riduce la portata del sistema varicoso. Solo che questo miglioramento è temporaneo perché la riduzione della portata è sostenuta dalla fibrosi parietale, che con il passare del tempo cede il passo ad una nuova dilatazione della vena. E’ un po’ come dare l’antiruggine alla Torre Eiffel, non si fa in tempo ad arrivare in cima che in fondo c’è la ruggine.
Tridimensionale:
Tridimensionale è un termine scaturito dalla fantasia dell’ideatore di questa metodica, e devo dire che è una ottima trovata commerciale. “Tridimensionale” da alla metodica un’aura di scientificità e di misteriosità che la rende appetibile dall’ignaro consumatore che vuole rivitalizzarsi le vene. Considerazioni
Origine dei farmaci usati per rivitalizzare:
Dei due farmaci sclerosanti usati come rivitalizzanti la glicerina è reperibile in Francia sotto il nome di “Scleremò”, il salicilato si trova invece solo come galenico. I farmaci “galenici sono farmaci preparati dal farmacista in farmacia "secundum artem" su richiesta dei fruitori che presentano una prescrizione del medico, il quale indica espressamente qualità e quantità di ogni componente per adattare la formulazione alle specifiche necessità del suo paziente e si assume le responsabilità relative all'efficacia e alla sicurezza della formulazione. La fonte di legittimazione dell'operato del farmacista è dunque rappresentata esclusivamente dalla ricetta medica, mentre il medico si assume tutte le altre responsabilità.
Natura di questi farmaci:
Come già detto, entrambi questi due prodotti sono “sclerosanti” , sono conosciuti come tali da quasi 100 anni ed il loro uso è validato come “sclerosanti” da centinaia di lavori scientifici.
Due esempi storici:
Une methode simple de phlebosclerose: la cure des varices par les injections de glycerine diluee. Jausion H, Carrot E, Ervais A Bull Soc Fran Dermatol Syph 1931; 38:171.
Traitement des varices par les injections phlébo-sclérosantes du salicylate de soude. Written with J. Paraf and J. Lermoyez. Gazette des hôpitaux, Paris, 1922, 95: 1573-1575
Come si valida una metodica:
Con i criteri della Evidence Based Medicine. Esitono lavori scientifici che confermano gli effetti rivitalizzanti della TRAP? … NO.
Il consenso informato:
Ogni trattamento medico deve essere preceduto da un consenso informato, cioè da un documento il cui contenuto viene spiegato al paziente e che il paziente deve sottoscrivere. Il documento deve riportare le modalità di attuazione del progetto terapeutico, le complicanze, la percentuale di risultati positivi, le possibili alternative terapeutiche. Secondo voi come si spiega l’insorgenza di una trombosi venosa dopo un trattamento rivitalizzante?
Conclusioni:
Il trattamento sclerosante a basse dosi ( che è quello che di fatto fa la TRAP) è conosciuto ed utilizzato da tempo. Era praticato 30 anni fa dalla scuola Francese (io quegli anni frequentai lo studio del Dr. Wallois per imparare questa tecnica).
Ciò che è disdicevole in questa procedura sono i presupposti rigenerativi che la rendono appetibile per i pazienti che si fanno fare le sclerosanti ma credono di rivitalizzarsi le vene, e per i medici che la praticano perché una seduta di TRAP viene remunerata minimo il doppio di una seduta di scleroterapia , e non ci sono differenze.
Per saperne di più potete scaricare questo ducumento dal titolo "Considerazioni sulla scleroterapia".

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