Le flebiti o trombosi

Ci sono numerosi termini per indicare una flebite , trombosi venosa, flebotrombosi , tromboflebite e altri ancora.
La cosa importante da specificare per definire una flebite è se ha interessato le vene superficiali o quelle profonde.
Una flebite è caratterizzata dalla coagulazione del sangue all’interno di una vena, all’interno della quale quindi il sangue non scorre più e la vena perde la sua funzione.
Gli effetti saranno diversi a seconda del ruolo che questa vena aveva prima di essere chiusa dalla flebite.

Quando e perchè il bendaggio è meglio della calza elastica

I vantaggi del bendaggio elastocompressivo rigido sono diversi nella trombosi venosa superficiale ed in quella profonda, ma in entrambe le situazioni presenta dei vantaggi che ne fanno il presidio terapeutico più importante insieme alla terapia anticoagulante. Nonostante questo il bendaggio in urgenza di una trombosi venosa profonda o superficiale è una pratica non di uso corrente, e ciò accade perchè il bendaggio elastocompressivo è una pratica flebologica che non viene sempre attuata nei servizi di diagnostica vascolare e nei pronti soccorsi dove invece avviene la prima diagnosi di trombosi.

Vantaggi del bendaggio elastocompressivo rigido nella trombosi venosa superficiale:

La trombosi venosa superficiale è caratterizzata dalla trombosi con conseguente arrossamento ed intenso dolore dell'asse safenico e/o di una collaterale. In questo caso è importante ridurre l'infiammazione ed il dolore, in modo che il paziente possa camminare evitando la propagazione prossimale della trombosi e quindi limitando i rischi. Ciò è possibile ponendo sopra alla vena infiammata dei tamponi di cotone piuttosto duri ed effettuando poi un bendaggio elastocompressivo fino a sotto al ginocchio o fino alla coscia , dipende dalla estensione della flebite. Il tampone permette di realizzare una compressione eccentrica, perchè per una legge di fisica riducendosi il raggio di curvatura la pressione esercitata sui tessuti aumenta. La compressione ha in questo caso un effetto antiinfiammatorio ed analgesico che riduce il dolore e consente al paziente di camminare. La calza elastica deve essere rimossa nelle ore notturne, è difficile da indossare sopra ai tamponi e crea dolore sulla vena trombizzata ogni volta che la si mette o la si toglie.

Vantaggi del bendaggio elastocompressivo rigido nella trombosi venosa profonda

Quando una vena profonda è trombizzata si crea un ostacolo importante al deflusso del sangue verso il cuore e la gamba gonfia. Quando il paziente cammina arriva più sangue , ma essendo ostruite le vene di deflusso non riesce a defluire. Quindi ciò vuol dire che più il paziente cammina più la gamba gonfia. La calza elastica è inefficace nel contrastare questo processo , perchè per il fatto stesso di essere elastica si dilata al dilatarsi della gamba. Un bendaggio rigido invece non consente alla gamba di aumentare i suoi volumi ed obbliga il sangue a risalire verso il cuore forzando la creazione di nuove vie di deflusso. In mancanza di bendaggio il paziente non riesce a camminare e ciò aggrava i rischi di estensione della trombosi e di embolia polmonare. L'azione combinata della deambulazione e del bendaggio crea un aumento di velocità del flusso con conseguente arresto della progressione della trombosi. La stasi, cioè il ristagno del sangue è infatti una delle cause della trombosi. Un'altra azione del bendaggio è quella di attivare la fibrinolisi e quindi di sciogliere" i trombi che già ci sono e contrastarne la formazione di nuovi. L'azione del bendaggio è quindi molto efficace e dovrebbe sempre essere effettuato dopo una trombosi venosa profonda in fase acuta, mentre invece è frequente vedere pazienti a cui è stata diagnosticata una trombosi venosa in atto e a cui è stata prescritta una calza elastica.

La prescrizione della calza elastica nelle flebiti superficiali.

Superata la fase acuta con un bendaggio è opportuno in molti casi continuare con una calza elastica. La calza elastica dovrà coprire tutte le vene varicose visibili, non solo quelle trombizzate.La estensione della trombosi sulla safena generalmente non è un criterio di prescrizione della calza elastica, perchè la calza, in assenza di compressioni eccentriche, non riesce a comprimere la safena , e quindi ha uno scarso effetto antalgico. Nel caso di safena superficiale e dolente è bene continuare con bendaggio e compressioni eccentriche fino a scomparsa della sintomatologia. In base alla lunghezza sceglieremo fra gambaletto, autoreggente, monocollant , collant. In base alla classe di compressione la prescrizione generalmente oscilla fra la calza preventiva da 24 mmHg e la seconda classe in Lycra, Microfibra, Cotone.

La prescrizione della calza elastica nelle flebiti profonde.

Lo scopo della calza elastica nelle trombosi venose profonde, superata la fase acuta, è quello di contenere l'edema e non di comprimere le vene profonde, il che è praticamente impossibile da realizzare. La prescrizione quindi non tiene conto della estensione della trombosi, ma della sede dell'edema. E' questo il motivo per cui il 90% delle prescrizioni della calza post trombosi venosa profonda sono gambaletti. L'uso del gambaletto è da preferire ogni volta che non abbiamo edema del ginocchio, nel qual caso di dovrà salire con la compressione, cioè scegliere una calza che arrivi fino alla coscia. Il gambaletto è più facile da indossare, e ciò ci permette anche di scegliere la classe di compressione in base alle effettive necessità e non alla capacità del paziente di indossare la calza.

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